Progettazione

Opere di mitigazione ambientale

Le professionalità presenti all’interno del team di ECOPLAME garantiscono una progettazione integrata di alto profilo, soprattutto in contesti particolarmente delicati.

Una ricca esperienza è stata maturata nella progettazione delle opere di mitigazione ambientale di progetti ricadenti in vari ambiti, ma soprattutto in quello relativo alle infrastrutture della mobilità.

L’approccio metodologico adottato nei progetti di maggiore complessità, fa riferimento ai criteri dell’ecologia del paesaggio (Landscape Ecology).

È infatti opinione largamente condivisa che la prevenzione e la tutela ambientale debbano essere perseguite attraverso politiche di riduzione dell’impatto ambientale delle opere e delle attività antropiche di nuovo impianto, ma anche attraverso una azione attiva tesa al miglioramento ambientale del territorio attraverso il rafforzamento delle connessioni ecologiche. L’applicazione degli indici di controllo ha consentito, inoltre, di misurare e valutare l’efficacia delle opere di mitigazione proposte.


Interventi di compensazione ambientale

Le Compensazioni ambientali rappresentano interventi che non agiscono per attenuare gli effetti provocati da un’opera, ma per rigenerare quel valore ambientale tolto o alterato con essa, anche in un luogo distinto dalla sede dell’opera, con un rapporto variabile in funzione alle regole dominanti o agli accordi presi. Entrambe, regole e accordi, devono rifarsi al valore dell’ambiente sia in prossimità dell’intervento sia ad un raggio di distanza maggiore.

Le misure compensative sono quindi più legate agli impatti negativi residui, cioè le componenti di impatto che non vengono eliminate direttamente attraverso la modifica di progetto o attraverso interventi di mitigazione.

Tali impatti sono allora compensati a una scala territoriale solitamente più piccola, cercando di produrre benefici ambientali e paesistici, anche distanti dal sito, senza eliminare il “danno” prodotto localmente dall’opera ma solo riversando altrove benefici in grado di riqualificare un ambiente nel quale l’opera produce effetti, anche non contingenti.

L’introduzione dei limiti di spesa, previsti dalla normativa vigente per le eventuali opere compensative, chiama il progettista a sviluppare buone capacità di mediazione ed esercitare doti di equilibrio nel prefigurare soluzioni appropriate.

I tecnici di ECOPLAME, grazie all’esperienza maturata nel settore, hanno sviluppato una metodologia che dalla valutazione degli impatti residui, consente, attraverso l’individuazione di scelte sottoposte ai soggetti interessati, di giungere a soluzioni progettuali condivise.


Interventi di inserimento paesaggistico

ECOPLAME ha sviluppato sistemi integrati per la valutazione della trasformazione paesaggistica che un’opera determina, su ampia scala o nell’intorno immediato.

Gli studi paesaggistici consentono di individuare, attraverso analisi morfologiche e percettive, il grado di alterazione indotto dall’opera oltre che delineare un progetto complessivo di paesaggio utile a ricucire la trama paesaggistica interferita o alterata dall’opera.

Nei casi più complessi, come in quello delle infrastrutture della mobilità, l’approccio metodologico che viene adottato non considera l’infrastruttura come oggetto semplicemente da “mascherare”. Le strade e le ferrovie possono infatti diventare occasione per attuare progetti di riqualificazione e di riordino dei luoghi sia dal punto di vista funzionale, identitario che paesaggistico.

Il contributo specialistico di ECOPLAME non si limita, quindi, alla semplice definizione delle opere di inserimento paesaggistico ma interviene sin dalle prime fasi progettuali dell’opere affinché il progetto infrastrutturale, recuperando spazi aperti e varchi presenti, possa dare vita a nuovi luoghi collettivi e pubblici (giardini, aree di riforestazione urbana, ecc.) che, opportunamente disegnati, permettano il mantenimento della continuità dei luoghi, degli spostamenti soprattutto pedonali, una maggiore qualità degli aspetti visivi e percettivi, senza creare ulteriori aree marginali e il conseguente ulteriore consumo di suolo.

Inserimento paesaggistico

Interventi di recupero ambientale

Nel corso degli ultimi decenni i tecnici di ECOPLAME hanno curato numerosi progetti di recupero ambientale di cave dismesse, alvei deviati, cantieri di grandi opere, aree degradate. L’obiettivo prioritario rappresenta, in genere, il ripristino della naturalità dei luoghi attraverso il potenziamento della biodiversità.

La principale finalità dell’intervento è quindi l’avvio di quel lentissimo processo naturale di evoluzione verso il climax senza la necessità di azioni successive. Gli interventi strutturali, in molti casi predisposti attraverso tecniche di ingegneria naturalistica, mirano alla rinaturalizzazione dei siti in tempi ragionevoli attraverso la ricostituzione di un ambiente naturale, un habitat ospitale per la massima variabilità di organismi vegetali.

La scarsa disponibilità di risorse, le difficoltà amministrative legate alla gestione delle aree da recuperare spesso di notevole dimensione, nonché la scarsità di fondi pubblici legata alla contingente crisi economica, ha spinto ECOPLAME a valutare l’impiego di nuove tecnologie e di nuovi approcci al fine di garantire, nel modo più sostenibile possibile, recupero ambientale e messa in sicurezza delle aree degradate.

I progetti di recupero ambientale, inoltre, tengono conto anche della necessità di realizzare il miglior inserimento paesaggistico delle aree interferite, in funzione delle caratteristiche paesistico-ambientali dei contesti in cui ricadono.



Bonifiche ambientali

ECOPLAME progetta, grazie alla stretta collaborazione dei suoi tecnici con diverse strutture universitarie, interventi di bonifica in relazione alla ricerca innovativa di soluzioni ecosostenibili, grazie all’utilizzo di metodi biologici come bioremediation, mycoremediation, phytoremediation.


Progettazione di parchi e giardini

I tecnici di ECOPLAME si occupano di progettazione del verde a varie scale: dal piccolo giardino al parco.

Hanno progettato parchi in ambito urbano e periurbano, sistemazioni paesaggistiche di aree archeologiche e di nuovi insediamenti residenziali.

L’ideazione, lo sviluppo e la realizzazione di un progetto di paesaggio presenta elementi di complessità differenti in funzione della dimensione e della tipologia di intervento e richiede una fase di analisi accurata e puntuale. La complessità viene inoltre ampliata dalle esigenze proprie di ogni committente, di corretta manutenzione, durabilità e economicità.

Continui studi, ricerche e approfondimenti, rendono capace ECOPLAME di affrontare ogni tipo di problematica inerente la progettazione del paesaggio attraverso un metodo interdisciplinare. Un lavoro di gruppo tra professionisti di vari settori, competenze e capacità con l’obiettivo di coniugare tecnica, architettura e stile nel rispetto della sostenibilità ambientale.

Parco urbano “Piazzale dei Platani"

Progettazione di spazi aperti

Le politiche ambientali nazionali e internazionali e soprattutto la Convenzione europea sul Paesaggio, riconoscono sempre più l’importanza strategica degli spazi urbani e periurbani, capaci di generare lavoro, attrarre investimenti e aumentare la qualità della vita dei cittadini, la maggior parte dei quali vive in contesti che sono soggetti a una crescente urbanizzazione.

Nell’affrontare la progettazione degli spazi aperti pubblici i tecnici di ECOPLAME hanno sviluppato una particolare sensibilità all’ascolto delle comunità locali, in alcuni casi coinvolgendo direttamente i cittadini nel processo decisionale.

ECOPLAME ritiene, a tal proposito, importanti e indispensabili tre input per garantire una progettazione di qualità dello spazio urbano:

Capire le potenzialità del sito oltre al suo ruolo all’interno del più ampio contesto urbano e paesaggistico, sia in termini di peculiarità fisiche sia sotto l’aspetto dei più ampi significati e valori che derivano da un contesto storico e sociale

Predisporre soluzioni che siano in grado di soddisfare le esigenze e le aspettative degli utenti e della comunità locale.

Coniugare questi due fattori per dare vita a una sorta di narrazione che leghi insieme la storia e la geografia del sito con i suoi requisiti funzionali e fornisca le basi per l’identificazione degli utenti con il nuovo spazio.


Restauro di giardini e parchi storici

Il restauro del giardino storico, secondo la metodologia adottata da ECOPLAME, si qualifica attraverso un progetto fondato sui seguenti documenti:

Il rilievo dello stato del giardino, territoriale e urbanistico; della distribuzione della vegetazione con la carta delle stratificazioni di impianto, delle architetture, delle infrastrutture, degli elementi d’acqua, di quelli decorativi e di arredo e degli impianti tecnici.

La ricerca storica e iconografica dell’impianto del giardino (degli elementi vegetali, architettonici, decorati e di arredo) con l’analisi del sito; l’analisi climatologica e idrogeologica, l’analisi geologica, idrogeografica e idrogeologica, l’analisi chimico fisica del terreno, l’analisi delle acque, le analisi fitosanitarie, l’analisi del degrado da agenti biologici, l’analisi del sistema idricorisorse, approvvigionamento, deflusso e l’analisi delle tracce di modalità d’uso.

I saggi archeologici del giardino, ovvero un’indagine complementare alla ricerca d’archivio utile a chiarire la stratificazione storica ed elaborare un’interpretazione degli interventi passati attraverso: saggi archeobotanici (xilotassonomici, carpologici, palinologici), saggi stratigrafici geologici, e saggi stratigrafici archeologici.

La redazione del progetto di restauro viene eseguita nel rispetto dell’autenticità e integrità dei giardini storici come prescrivono la Carta di Firenze, redatta in occasione del VI Colloquio ICOMOS- IFLA sulla “Conservazione e valorizzazione dei piccoli giardini storici”(1981), la Carta Italiana dei Giardini Storici e il ‘Documento di Nara’ del 1994.


Progettazione di aree ricreative, sportive, orti urbani

La metodologia di progettazione, adottata da ECOPLAME per le aree ricreative, si sviluppa mediante livelli di approfondimento successivi che consentono di elaborare e dettagliare le scelte progettuali risolvendo gli input dati dai vincoli esistenti, dallo stato di fatto, dalle esigenze legate alla fruizione dell’area, dalle risorse presenti, dai valori di qualità e dagli obiettivi di progetto.

Gli obiettivi di qualità dell’attività di progettazione sono perseguiti attraverso un percorso virtuoso di filiera teso alla:

Sostenibilità economica, intesa come opportunità economiche che potranno scaturire grazie ad eventi, manifestazioni e nuove attività produttive/ricettive, con positive ricadute sull’indotto.

Sostenibilità ambientale, declinata in tutte le sue componenti, con particolare attenzione alle risorse paesaggio – energia – territorio al fine di minimizzare gli input energetici e le interferenze sugli ecosistemi con conseguente risparmio di risorse finanziarie.

Sostenibilità sociale, intesa come interesse sociale degli spazi a verde da parte del cittadino in qualità di utente, con il suo coinvolgimento nel processo progettuale (progettazione partecipata) e nel processo manutentivo (con protocolli/convenzioni). Dal punto di vista sociale le aree ricreative costituiscono un importante centro di aggregazione e socializzazione portando miglioramenti al benessere della collettività e innalzando la complessiva qualità ambientale e di vita, con maggiori opportunità ricreative e aumento della frequentazione dell’area e della sicurezza dei luoghi.

Per valutare la sostenibilità del progetto ECOPLAME adotta il modello SWOT32, che sintetizza punti di forza (Strengths), debolezza (Weaknesses), opportunità (Opportunities) e minacce (Threats) dell’ambito territoriale / ambientale / culturale di riferimento, in relazione agli obiettivi specifici. Vengono messi in evidenza le criticità e le risorse, per ottenere la valorizzazione, conservazione, determinazione dell’uso appropriato della specifica area a verde (territorio/ambiente/paesaggio).